La chiesa fu costruita ed originariamente intitolata a S Vittore martire di Marsiglia, ma alla fine del ’700 venne trasferita in essa la parrocchia di S. Nicola ex Aleph, prima situata nell’abitato castellense. Questa è una delle rare chiese della nostra regione intitolata a questo Santo.
La Chiesa fu costruita nel 1526-27 a spese dell’Università (Municipio) di Roccella e affidata alla Confraternita di S. Vittore.
Nel 1580, su richiesta dell’Università roccellese, il Vescovo concesse la Chiesa ai P.P. Minimi di S. Francesco di Paola, i quali costruirono l’annesso convento e da quell’anno la chiesa svolse la funzione di oratorio del Monastero dei Minimi, fino al 1786, quando, dopo il terremoto del 1873, venne trasferita qui la parrocchia di S. Nicola ex Aleph.
La piccola chiesa di S. Nicola ex Aleph era situata dentro le mura della città: di essa non si conosce l’epoca della fondazione, nè quando venne istituita a parrocchia.
Dell’edificio sacro, crollato in seguito al terremoto, rimangono oggi i muri perimetrali, il campanile a vela e tracce dell’Altare maggiore. Quindi, dal 1876 la chiesa di S. Vittore prese il nome di S. Nicola ex Aleph. Nel 1860, il convento dei Minimi venne soppresso e adibito a sede Municipale, quale è stato fino a poco tempo fa.
Nel corso dei secoli, la chiesa è stata modificata strutturalmente, dopo il terremoto venne ricostruita a tre navate e infine, nel 1929-30 venne ridotta ad un’unica navata. Nel 1985 la Chiesa fu restaurata. L’altare maggiore è di notevole pregio, dotato di due medaglioni marmorei di Santi. Di buon interesse artistico è la Statua di S. Vittorio. Oltre ad altre statue processionali, vi è un grande dipinto seicentesco, ad olio su tela raffigurante S. Vittorio, pregevole opera seicentesca: il Santo patrono è rappresentato a cavallo, in armatura romana, nell’atto di trafiggere un saraceno prono ai piedi del cavallo.
All’interno della chiesa è conservata una stele funebre di Monsignore Pietro Domenico Scoppa, Vescovo di Gerace. Abbellisce la facciata con timpano, diviso in due ordini da una trabeazione, un portale incorniciato da due colonne in marmo bianco con capitelli jonici che sorreggono un timpano spezzato all’interno del quale si nota uno stemma in cui si legge “Charitas”, il motto dell’Ordine dei PP. Minimi.
La festa di S. Vittore si svolge annualmente la seconda domenica di agosto, anticamente veniva celebrata il 21 luglio in ricorrenza del martirio del Santo.
